L’isola di Salina: i doni della terra e del mare, dai greci ai normanni

L’isola di Salina: i doni della terra e del mare, dai greci ai normanni

L’isola di Salina saprà sorprenderti non solo per i suoi panorami incredibilmente suggestivi, ma anche per i suoi sapori: la terra, su quest’isola, è incredibilmente generosa.

Il gusto inconfondibile della cucina eoliana è dovuto al sapiente uso delle erbe aromatiche.

I popoli che hanno abitato le isole dell’arcipelago, nel corso dei secoli, hanno perfezionato l’uso degli aromi e dei profumi nelle ricette tradizionali e nella preparazione di squisite pietanze.

Rosmarino, origano, basilico e menta vengono coltivati in piccoli orti e appezzamenti di terra circondati da bianchi muriccioli, assorbendo l’energia del sole e della rigogliosa terra verdeggiante sulle alture dell’isola. I pomodorini detti ‘‘a pennula’’ crescono in abbondanza, così come il pregiatissimo aglio.

Un altro protagonista importantissimo è il cappero: coltivato seguendo le stesse tecniche da tempo immemore, cresce rigoglioso e abbondante: il suo sapore straordinariamente intenso è costantemente presente nelle ricette, dal piatto più elaborato al più semplice aperitivo.

Salina è famosa anche per il suo formaggio di capra, preparato in maniera tradizionale. Viene lavorato a mano in tini di legno, conservando un aroma ed un gusto unici. Nel degustare i prodotti tipici è facile perdersi nell’ebrezza della Malvasia: il vino dal gusto dolce e avvolgente, vero e proprio ambasciatore della storia dell’isola. La versione più liquorosa è ancora più dolce e suadente e si accompagna ai dolci tradizionali come i sesamini e i nacatuli.

La tradizione della cucina eoliana deve la sua straordinaria eccellenza alla storia: Salina è sempre stata un importante crocevia di popoli e civiltà mediterranee e ognuna ha lasciato la sua impronta, il suo sapere ed il suo patrimonio culinario.

I greci portarono sull’isola l’arte della vinificazione quasi duemila anni fa, i romani importarono l’uso dei legumi e gli arabi trasmisero la loro conoscenza nella preparazione delle carni. I normanni introdussero il baccalà essiccato e, più tardi, le flotte spagnole di passaggio verso la Sicilia portarono spezie e sapori dal nuovo mondo.

Tutto ciò che si gusta qui è parte della sua storia, e da Hotel Punta Scario, potrai scoprirne ogni dettaglio, grazie al viaggio eno-gastronomico proposto dal nostro bistrot che ti farà assaporare il nostro mare, la nostra terra ed i nostri vini a chilometro zero davanti a tramonti indimenticabili, con Panarea e Stromboli all’orizzonte.

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